domenica 21 dicembre 2008

Ultimatum alla terra - quando "l'AMMMORE VINCE SEMPRE"

Arieccoci cari, affezionati, lettori. Torno a scrivere un post cinematografico in quanto anche ieri mi sono imbattuto in un'opera che difficilmente dimenticherò. Essa mi ha comunicato delle sensazioni che mi hanno fatto entrare in comunicazione con una parte prepotente di me stesso ... LE PALLE! Come si sono lamentate ieri ... Ma andiamo con ordine. Il film, ramake di un vecchissimo attacco alla terra di cui ho avuto modo di vedere, ahimé, le fotografie, si apre con Keanu Reeves del 1923 che, al polo, si imbatte in una palla extraterrestre (in quel momento, molto più grande delle mie che ancora riponevano fiducia nella pellicola). Questi la smartella e quella scoppia di luce e lui si ritrova un "coso" sul dorso della mano. Se devo essere sincero ... l'overture non l'ho proprio capita. Cmq, il film salta ai giorni nostri, con la strafiga di turno, Jennifer Connely, che fa la scienziata ed insegna in un laboratorio. Tornata in casa, si scontra con il figliolo (adottivo) odioso ed antipatico, rimastole sul gargarozzo da una relazione intavolata con un nero che poi muore, lasciandole il pacchetto. Quasi immediatamente, la figa viene salvata dai federali che giungono in forze per portarla ad un misterioso incontro. Questi si presentano, infatti, con, tipo, 6-7 macchine e 4-5 moto della polizia per accompagnarla all'eliporto ... mah! Beneaugurante in un periodo in cui le risorse del nostro pianeta vanno esaurendosi e la benzina costa cara. Cmq sia ... la figa viene condotta a questo incontro ove le viene detto che tra circa un ora, un oggetto non identificato entrerà in collisione con Manhattan e che loro non ci possono fare un cazzo! Bene dice lei ... bene dicono loro ... i missili non funzionano e quindi si aspetta inermi l'inevitabile scontro. (Che cazzo l'hanno chiamata a fare?). Veniamo informati che l'oggetto si avvicina alla velocità "circa meno quasi metri al secondo moltiplicati per sti cazzi e genulflessi velocemente sotto i dardi del petone ambulante procacciato da un panzone stitico" e tuttavia al - 6 - 5 - 4 ... il coso rallenta, 3, 2, 1 atterra a Central Park una mega palla luminosa e roboante. Dalla palla esce un viscido essere che, con la mano alzata, saluta Jennifer o, forse, cerca di toccarle le tette, non è ben chiaro ... ma, nel momento stesso in cui questi le sta per sfiorare il capezzolo destro, un soldato esplode un colpo di fucile che lo manda giù. Ecco allora uscire dalla palla un robottone con un occhio solo di Kit di Supercar che rincoglionisce tutti con un forte suono stridulo. Cmq, l'alieno viene curato dai medici militari e ci si accorge che il bozzo non è pelle, ma una sorta di placenta che racchiude un ominide che pian piano si sviluppa, invecchiando, e diventa Keanu Reeves. Questi dice di voler parlare all'ONU. Gli USA non vogliono e tentano di costringerlo a parlare, con la macchina della verità. Lui la brucia con un peto e scappa, chiedendo aiuto alla figa, sperando, evidentemente di poterle toccare il capezzolo. Ella cerca di scoprire custu ccé vole e scopre che è un alieno che vuole sterminare la razza umana, accusata per aver danneggiato irreparabilmente la terra. Lei cerca di fargli cambiare idea, facendogli capire che l'umanità può cambiare guidata dall'AMMMORE. Lui le guarda le tette, viene tartassato pure dal figlio, si convince e salva il mondo stoppando un enorme sciame di locuste assassine. Le palle aliene vengon via dalla terra, ma le mie restano attaccate al corpo e mai, prima d'ora, sono stato più consapevole della loro presenza indolente.