venerdì 28 settembre 2007

Il sondaggione...

Evviva...ha vinto il qualunquismo e l'ignavia. Il sondaggio, ritenuto dai più serissimo e manifestazione dell'umana debolezza e caducità, è stato boicottato nella sua reale prospettiva scientifica per essere volgarmente utilizzato per dare sfogo alle proprie insicurezze ed indecisioni. Tutti coloro che hanno risposto "e tu?" devono, pertanto, fare i conti con la propria anima continuamente straziata dal dubbio, al punto da cercare "una risposta in un'altra domanda". Quasi a voler delegare le proprie scelte ad un non meglio identificato delatore di verità, chi ha risposto ha dato prova di non voler dare impulso al cambiamento che, come ben sappiamo, comincia dalla consapevolezza. Ebbene, miei cari amici...in fondo non mi aspettavo nulla di più. Noi viviamo in una società malata in cui l'indecisione cronica e l'ignavia la fanno da padroni. Così che, invece di cercare di risolvere i problemi della vita, si tende ad aggirarli facendo del numero di ignavi la propria giustificazione e la propria forza. Così, però, non si cambieranno mai le cose...così si gira attorno ai problemi, piuttosto che affrontarli di petto e tentare di risolverli. E' inutile accusarsi a vicenda, sottolineando gli errori e le debolezze reciproche, se poi, al momento di affrontare una scelta decisa e decisiva per cambiare in meglio le cose, la si aggira, sperando che qualcun altro più saggio sia lì a fare le cose per noi...Svegliatevi e lasciate che la voglia di combattere guidi sempre le vostre scelte di vita. Solo combattendo si può vincere la battaglia finale. Per quanto riguarda il sondaggio...ritengo che sia stata un'occasione persa per tutti quanti ed il quesito su chi sia nato prima, se l'uovo o la gallina, resterà, mio malgrado, irrisolto ancora per molto tempo. Fatevi quindi un esame di coscenza ed autoflaggellatevi un pochetto. Ciao.

martedì 25 settembre 2007

Rubrica: Pino Scotto risponde

Cari miei, la rubrica si propone un approfondimento anche sui temi dell'attualità. In particolare il nostro Guru può e vuole dare luce alle vicende che pochi giorni fa hanno infiammato gli animi di molti e fatto cascare dalle proverbiali nuvole i soliti sospetti. Mi riferisco, ovviamente, al "Vaffanculo day" di Beppe Grillo, alle sue finalità espresse ed alle sue forme ritenute dai più anticonvenzionali. Ebbene il Guru, nel suo sommo pontificare ha detto: "Non capisco per quali espressioni la gente si sta incazzando tutta, in fondo Grillo non ha mica ruttato o fatto qualche loffia in stile Pino Scotto (e non ci sarebbe stato nulla di male). Vorrei dire a tutti quessssti politici: andate a fanculo brutti finocchi stronzi di mmerda". Chiunque avesse ancora qualche dubbio circa il pensiero di Pino o volesse qualche chiarimento sulla propria inutile vita può lasciare il proprio massage in a bottle ed attendere la "manna di Pino". Ciao Pivelli.

giovedì 20 settembre 2007

Foto della settimana.

Prima domenica di settembre...Gallipoli. Che ve ne pare? Ho o non ho la mano dell'artista?

martedì 18 settembre 2007

Rubrica: Pino Scotto risponde

Cari ragazzi, quest'oggi i fanatici del Guru potranno ricevere la Sua inestimabile manna. Pino tiene a far rilevare come l'orizzonte musicale dell'ultimo periodo si sia rivoluzionato per lo scioglimento di una nota band francavillese che ha fatto scalpore nell'estate 2007. I Rockin' Mama si sono, infatti, disciolti nella loro formazione originaria (diciamo che, per lo più, hanno cacciato via l'ormai noto "pianolista" Ciccio the pen) ed hanno proseguito nel loro incessante incedere verso il successo mediatico (soprattutto di alcuni elementi) senza Ciccio The Fackin' Pen in himself ass. La notizia più triste è che quest'ultimo ha deciso di deliziare il suo sparito gruppetto di supporters (per lo più parenti e amici) ri - costituendo i mitici "basso borgo" dei quali aveva già fatto parte nel periodo d'oro della formazione francavillese. Diciamo che la notizia non coglie impreparati coloro i quali (come il quì presente Pino Scotto) auspicavano il revival delle vecchie glorie della musica. Alla notizia della ricostituzione dei Basso Borgo, Pinuccio ha subito affermato steltoreamente "e mo tocca pure a me!!!". Che cosa avrà voluto dire ??? Con questo enigma da sbrogliare Vi lascio ai vostri pensieri ed al Vostro Pino Scotto che, con le Sue risposte sibilline, si propone di portare luce nelle vostre "fottute vite di mmerda!!!" (Citazione Classica). Ciao.

venerdì 14 settembre 2007

La festa Ti la Matonna ti la Ntanodda

Carissimi miei adorati...oggi è un giorno magico in queste lande sperdute e dimenticate da Dio. Oggi, infatti, è la fantasmagorica "festa della MATONNA TI LA NTANODDA" come direbbe il francavillese medio, ovvero sia, in Italiano, la "festa della Madonna della Fontana". Tale ricorrenza costituisce la celebrazione di un "Miracolo" che portò alla fondazione di Francavilla Fontana e che spinse, poi, sempre più sventurati a cercare la "grazia", popolando queste terre e formando quel faro di civiltà borghese in cui molti dei nostri cari lettori si trovano a vivere, un pò per scelta, un po per necessità personali o lavorative. Il Palumbo, celebre storico francavillese, raccolse una moderata quantità di fonti risalenti alla fondazione del centro brindisino e le tramandò a noi, costruendo quella che rappresenta la favolistica narrazione delle fondamenta di questa cittadina. Pare che il Principe Filippo d'Angiò si trovasse a caccia nei boschi circostanti e che, nell'inseguire un cervo per farne carne da macello, lo intrappolò in una stretta vallata. Certo dell'esito favorevole della battuta, il Principe scoccò la freccia in direzione del cervo. Il dardo, tuttavia, non giunse mai a destinazione, ma anzi fu deviato dal potere divino (il sovrano non avrebbe giammai ammesso di avere una mira di merda!!!), conficcandosi in un tronco lì nei pressi. Il nobil'uomo (certamente un pò imbarazzato della figura di merda che avrebbe potuto fare sostenendo di aver mancato il bersaglio) si avvicinò al dardo per raccoglierlo. Non appena si fu addentrato nella piccola valle, vide una fonte ed un quadro adagiato lì nei pressi. Così, colto da un fremito di fervore religioso (e felice di aver trovato la classica "pezza a culori"), gridò al miracolo e fece edificare nei pressi della fonte una chiesa ove pose la madonna della fontana, luogo ove tutt'ora riposa. Il Sovrano dichiarò, peraltro, il territorio circostante "zona franca" ed ivi pose le radici della futura colonizzazione. Ne consegue che mentre "Francavilla" discende dalla zona franca, "Fontana" fu posto in onore della Madonna sua protettrice e Santa Padrona. Questa terra santissima e gloriosa ha dato i natali ad alcuni dei più noti e celebrati artisti, scienziati e vippisi che la storia possa ricordare. Tra di essi si annoverano Ciccio Lapenna, Mimino Damone, Cummà Ntanodda, La progenie baronale Curtense, Antimo Rubino, i fratelli Peci, Suor Maria Rosaria, Mimino Senzaculu, Gigino Sputafuoco ed altri noti ed alcuni compianti.