mercoledì 5 marzo 2008

Cari Francavillesi ...

Senatore chiede tangenti, “incastrato” dalla televisione

Nel programma “Italian job” da stasera su La7, attore travestito
da magnate russo: in cambio dell’ok a casinò, politici chiedono soldi

inte_12276885_46130.jpgROMA - La caccia è aperta: chi sarà il misterioso senatore pronto a incassare 250mila euro (in nero) per la campagna elettorale, favorendo un sedicente uomo d’affari russo deciso ad aprire nuovi casinò in Italia? E’ un ritratto desolante della politica quello che emerge da Italian job il nuovo programma d’inchiesta con Paolo Calabresi che debutta stasera su La7.

Trasformista di talento (da Nicolas Cage a Marilyn Manson), Calabresi stavolta indaga sull’Italia dei privilegiati. Basta la telefonata di un sedicente segretario ed ecco che un finto onorevole, interessato alle finali regionali di Miss Italia a Latina, ha un posto sul palco. E il falso politico è accolto a Vinovo, agli allenamenti della Juventus, dove vuole togliersi il capriccio di tirare un rigore a Buffon. Cortese, al sesto tentativo, il portiere lo fa segnare.

Ma il servizio più forte è quello in cui diventa Sergej Knyazev, boss di una società russa che gestisce casinò: vuole creare una lobby in Italia per cambiare la legge che impedisce di aprire case da gioco. Promettendo mazzette (arrivano a chiedergli 750mila euro) ottiene l’impegno politico del sindaco di un paese del sud, dell’intermediario e di un senatore (visi oscurati, voci contraffatte, i bip coprono le sigle dei partiti).

Il senatore (primo incontro in un albergo del centro, poi a Fiumicino), ha contribuito a bloccare la legge ma ora è pronto “a verificare la disponibilità” del partito. “Una posizione strumentale” osserva Knyazev. “Politica”, lo corregge il senatore che spiega: “La campagna elettorale è costata 450mila euro, intorno ai 200mila quella ufficiale….”. Il falso manager chiede quanto gli costerà l’operazione, parla apertamente di tangenti: “Dobbiamo fare Tangentopoli, ma con una macchina che funziona bene”. L’intermediario annuisce: “Dobbiamo agire con intelligenza, certo”.

Calabresi viene invece bloccato dalla Digos quando prova a farsi passare per Francis Ford Coppola alla Festa dell’Udeur a Telese. Ma non prima di aver contattato Clemente Mastella, che non parla una parola d’inglese, nei panni dell’assistente del regista. Al telefono la moglie Sandra è entusiasta all’idea che giri un film a Ceppaloni.

Fonte: Repubblica.it

1 commento:

Momo ed io ha detto...

Ma pensa,
ma a che ora lo fanno?
io sto vedendo il solito infedele!
fammi sapere nn vedo l'ora di fare affari con loro.

Ma adesso leggimi anche tu:
www.momoinviaggio.blogspot.com