venerdì 14 settembre 2007

La festa Ti la Matonna ti la Ntanodda

Carissimi miei adorati...oggi è un giorno magico in queste lande sperdute e dimenticate da Dio. Oggi, infatti, è la fantasmagorica "festa della MATONNA TI LA NTANODDA" come direbbe il francavillese medio, ovvero sia, in Italiano, la "festa della Madonna della Fontana". Tale ricorrenza costituisce la celebrazione di un "Miracolo" che portò alla fondazione di Francavilla Fontana e che spinse, poi, sempre più sventurati a cercare la "grazia", popolando queste terre e formando quel faro di civiltà borghese in cui molti dei nostri cari lettori si trovano a vivere, un pò per scelta, un po per necessità personali o lavorative. Il Palumbo, celebre storico francavillese, raccolse una moderata quantità di fonti risalenti alla fondazione del centro brindisino e le tramandò a noi, costruendo quella che rappresenta la favolistica narrazione delle fondamenta di questa cittadina. Pare che il Principe Filippo d'Angiò si trovasse a caccia nei boschi circostanti e che, nell'inseguire un cervo per farne carne da macello, lo intrappolò in una stretta vallata. Certo dell'esito favorevole della battuta, il Principe scoccò la freccia in direzione del cervo. Il dardo, tuttavia, non giunse mai a destinazione, ma anzi fu deviato dal potere divino (il sovrano non avrebbe giammai ammesso di avere una mira di merda!!!), conficcandosi in un tronco lì nei pressi. Il nobil'uomo (certamente un pò imbarazzato della figura di merda che avrebbe potuto fare sostenendo di aver mancato il bersaglio) si avvicinò al dardo per raccoglierlo. Non appena si fu addentrato nella piccola valle, vide una fonte ed un quadro adagiato lì nei pressi. Così, colto da un fremito di fervore religioso (e felice di aver trovato la classica "pezza a culori"), gridò al miracolo e fece edificare nei pressi della fonte una chiesa ove pose la madonna della fontana, luogo ove tutt'ora riposa. Il Sovrano dichiarò, peraltro, il territorio circostante "zona franca" ed ivi pose le radici della futura colonizzazione. Ne consegue che mentre "Francavilla" discende dalla zona franca, "Fontana" fu posto in onore della Madonna sua protettrice e Santa Padrona. Questa terra santissima e gloriosa ha dato i natali ad alcuni dei più noti e celebrati artisti, scienziati e vippisi che la storia possa ricordare. Tra di essi si annoverano Ciccio Lapenna, Mimino Damone, Cummà Ntanodda, La progenie baronale Curtense, Antimo Rubino, i fratelli Peci, Suor Maria Rosaria, Mimino Senzaculu, Gigino Sputafuoco ed altri noti ed alcuni compianti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma dov'e` la vallata a Francavilla?
Io me la ricordo piuttosto piatta.

Anonimo ha detto...

...più che piatta Francavilla è un piattume...